Itinerario emblematico di Donnas
Ci troviamo all’inizio della Valle d’Aosta, tra il comune di Donnas e quello di Bard, dove storia e tradizione la fanno da padrona accompagnati da una natura selvaggia.
L’itinerario proposto percorre in parte i sentieri dell’Alta Via, della Via Francigena e del Cammino Balteo, conosciuto anche come Bassa Via: in pratica un punto strategico per tutti i camminatori!
Partendo dal centro di Donnas prendiamo il sentiero indicato con il segnavia giallo numero 7 per Albard. Il primo tratto costeggia il torrente Bellet sulla strada principale, ma al primo ponte gira a sinistra e si parte per un sentiero che attraversa una bellissima zona di (1) vigneti su muretti a secco. Arrivati in località Préles il sentiero inizia a salire seriamente perché c’è da superare le pareti che sovrastano la piana. Questa zona è molto calda e secca, ambiente ideale per rettili come biacchi, vipere e lucertole e i (2) bianconi che se ne nutrono. In circa 30 minuti si supera il dislivello fino ad incontrare di nuovo la strada asfalta che in pochi metri ci accompagna ad Albard, bellissima frazione di vecchie case di pietra e legno.
Da qui la vegetazione cambia e ci si ritrova a monte di una stupenda valletta, anticamente usata come castagneto da frutto. Proseguendo a piedi sulla strada si inizia a scendere in questo mondo antico, quasi congelato nel tempo. Una Valle d’Aosta nascosta, dimenticata, circondata da (3) Castagni secolari e pascoli per le capre; borghi di pietra e vecchi cascinali fanno da cornice in questo paesaggio ancestrale. Arrivati alla fine della discesa si gira a sinistra in direzione della vallata centrale, sempre rimanendo sulla strada, e in fondo a questa si prende il ripido sentiero che arriva al paese di Bard ai piedi della sua (4) fortezza omonima. Camminando al fresco dell’antico borgo medievale saliamo verso l’alto del paese in direzione della Chiesa di Santa Maria Assunta. Le mura della fortezza sovrastano tutto il paese e danno l’idea della posizione strategica di questo luogo. Siamo in effetti su antichi passaggi, vecchi sentieri usati da sempre anche dai pellegrini della Via Francigena o dai moderni atleti del Tor de Geant. Proseguendo in discesa sulla strada in direzione di Donnas arriviamo pian piano alla (5) strada romana delle Gallie e il suo Arco, che una volta attraversato, come una macchina del tempo, ci riporta al punto di partenza.
Dati tecnici
Durata: 4h00 – circa
Lunghezza: Km 6,1
Dislivello: 300 m circa
Quota minima: 320 m
Quota massima: 620 m
Difficoltà: media
Periodo consigliato: tra marzo e maggio e settembre e novembre
L'itinerario

La viticoltura a Donnas, ha tradizioni antichissime, anche se è una coltivazione difficile tenuto conto della forte pendenza della montagna, ma i ripidi declivi sono vinti dai terrazzamenti secolari trattenuti da muri alti anche 4 metri. Qui la situazione fondiaria delle aziende viticole è caratterizzata da dimensioni molto limitate e spezzettate. La lavorazione è manuale e distribuita su tutti i mesi dell’anno. Il vitigno principale è il Nebbiolo.

Il biancone è un grosso rapace migratore simile ad un aquila con un'apertura alare che può raggiungere i 2 metri circa. Il mantello è molto chiaro nelle parti inferiori, con barre brune. Caccia planando lentamente a quote anche piuttosto alte (2500 – 2700 metri), esplorando attentamente il terreno con la testa rivolta verso il basso e con frequenti soste in "spirito santo" (volo battuto senza spostamenti), come il gheppio. La base della dieta è costituita da serpenti (anche vipere). In minor misura vengono cacciati anche uccelletti, lucertole, piccoli mammiferi, anfibi ed insetti. Una volta ucciso, il serpente viene divorato subito al suolo o in volo e se portato al nido viene staccata la sola testa contenente le ghiandole velenifere.

Il castagno è una delle più importanti essenze forestali dell'Europa meridionale, in quanto ha riscosso, fin dall'antichità, l'interesse dell'uomo per i molteplici utilizzi. Oltre all'interesse intrinseco sotto l'aspetto ecologico, questa specie è stata largamente coltivata, fino ad estenderne l'areale, per la produzione del legname e del frutto. Quest'ultimo, in passato, ha rappresentato un'importante risorsa alimentare per le popolazioni rurali degli ambienti forestali montani e, nelle zone più fresche prealpine, d'alta collina, in quanto erano utilizzate soprattutto per la produzione di farina di castagne.

Forte di Bard
Il forte di Bard è un complesso fortificato fatto riedificare nel XIX secolo da Casa Savoia sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard. Dopo un lungo periodo di abbandono, il forte è stato totalmente restaurato con interventi ispirati al recupero conservativo: è stato aperto ai visitatori nel gennaio 2006. Attualmente ospita esposizioni di arte antica, moderna, contemporanea e di fotografia. Il forte è inoltre sede di tre percorsi permanenti: il Museo delle Alpi, Alpi dei ragazzi e Le prigioni, oltre a un quarto in corso di completamento.

La strada romana delle Gallie, costruita per collegare Roma alla Valle del Rodano, ha, nel tratto di Donnas, uno dei suoi punti più caratteristici e spettacolari, intagliata com‘è nella viva roccia per una lunghezza di 221 metri. In un luogo dove, in antico, il promontorio roccioso arrivava a tuffarsi nelle acque della Dora, i Romani hanno lanciato una vera e propria sfida alla natura intagliando una roccia viva su cui hanno saputo tirare pareti perfettamente verticali e dal cui grembo hanno ricavato il sedime stradale.