Verrès Arnad

A PASSEGGIO TRA MANIERI MEDIEVALI E VIGNE STORICHE

Un percorso che permette di osservare numerosi castelli, caseforti e torri costruiti per il controllo di borghi e strade, si snoda in un territorio che si adatta perfettamente alla coltura della vite grazie all’ottima esposizione al sole.

Il percorso inizia presso la stazione ferroviaria di Verrès , da cui si prosegue in direzione est su Rue des Alpes e, una volta raggiunta la strada per Issogne, si svolta a destra sotto il cavalcavia della ferrovia; dopo 50 metri si gira a sinistra e si costeggia la Dora Baltea, procedendo sulla strada rurale che in poco tempo conduce ad Arnad in frazione Clos de Barme.

Addentrandosi nel borgo ci si ritrova nei pressi del grande torchio per il vino, recentemente restaurato; si attraversa tutto l’abitato di Arnad per giungere alla Chiesa parrocchiale di San Martino con la bella facciata, che presenta un portale centrale in tufo del XV sec., decorato con un arco carenato raffigurante due tronchi d’albero intrecciati e sormontato da un rosone. Vale sicuramente la pena varcare il portale di ingresso e attraverso i vetri di una bussola ammirare l’interno della chiesa romanica: imponenti pilastri a pianta quadrata sostengono le volte gotiche a crociera.

Lasciata San Martino, con una piccola deviazione è possibile visitare il salumificio Arnad le Vieux dove si produce il Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP per poi proseguire verso le frazioni di Clos e Pied de Ville fino ad incontrare i resti della torre alto medievale e del borgo che comprende la casa forte dell’Ohta. Sollevando lo sguardo si possono notare i resti del castello del XII secolo, costruito su un promontorio fortemente scosceso a dominare l’abitato sottostante. Sulla destra un campanile svetta nel bosco, si tratta del Santuario di Machaby dedicato alla Madonna delle Nevi e del vicino forte, immersi tra i castagni secolari.

Si attraversa, quindi, la zona di imponenti terrazzamenti esposti a sud dove viene coltivata la vite di Nebbiolo, qui denominato Picotendro, e zona di produzione del vino Valle d’Aosta DOC Arnad- Montjovet. Nel mezzo dei vigneti appare il castello Vallaise , sontuosa dimora appartenuta all’omonima famiglia nobile nel XVII secolo: si sviluppa su 3 piani fiancheggiati da 2 torri quadrangolari.

Nel parco è situata la cappella esagonale dedicata a S. Giuseppe, Sant’Antonio e alla Vergine Maria, con altare barocco in marmo policromo. In passato il castello era collegato tramite una galleria coperta al “Castello Inferiore della Costa”, ora ridotto a rudere. Acquisito nel 2010 dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, il castello è attualmente oggetto di un intervento di restauro e valorizzazione volto a renderlo fruibile al pubblico.

Ci si dirige ora in località la Keia, dove ogni anno, nell’ultimo weekend di agosto, si svolge la festa del Lardo di Arnad, prodotto DOP, un salume gustoso e profumato, ricavato dalla schiena del maiale, che viene fatto stagionare in contenitori di legno di rovere o castagno chiamati Doils. All’interno di questi particolari recipienti si preparano strati di lardo sovrapposti, si aggiunge poi una miscela composta da sale, acqua, spezie ed erbe aromatiche di montagna e quindi si lascia stagionare per una durata di almeno 3 mesi. A pochi passi dalla Keia si incontra la cantina sociale la Kiuva dove sarà possibile una degustazione di vini e prodotti tipici locali e, con una piccola deviazione al percorso, si raggiunge il salumificio Maison Bertolin dove non mancano le golosità, lardo in primis.

Il percorso attraversa ora la statale e la ferrovia fino a raggiungere il pittoresco ponte di Echallod , struttura simmetrica a schiena d’asino che poggia su tre arcate sostenute da robusti contrafforti, costruito tra il 1770 ed il 1776.

Siamo al giro di boa, si prosegue in direzione ovest costeggiando la Dora Baltea fino al paesino di Issogne dove si può approfittare per una visita al castello costruito a fine ‘400 dalla famiglia Challant, noto per la celebre fontana del melograno e le pregevoli lunette affrescate con scene di vita quotidiana.

In località Colombière si potrà organizzare una sosta presso la cantina Priod Vini .

Si rientra quindi alla stazione ferroviaria di Verrès

Percorso fattibile in bici o a piedi

Lunghezza percorso: 11,30 Km

Dislivello: 136 metri